Una diga è uno sbarramento artificiale permanente, fisso o mobile, atto a regolare il deflusso di un corso d’acqua naturale, di creare un invaso, oppure di proteggere un tratto di costa o un porto.
Quando una diga produce un invaso superiore al milione di metri cubi o è alta più di 15 m, prende il nome di grande diga e il suo controllo spetta direttamente allo stato. Quando supera i 10 m di altezza o i centomila metri cubi risulta essere sotto il controllo delle regioni. Per dimensioni inferiori, il suo controllo spetta al gestore che può essere anche privato. Solitamente l’ultima tipologia di dighe prende il nome di traverse.
A seconda dei materiali impiegati per la costruzione la diga fissa può essere di calcestruzzo (o muratura), in terra, di pietrame, di materiale misto. Gli sbarramenti in calcestruzzo possono essere del tipo a gravità (anche alleggerita), ad arco o di tipologie miste (arco-gravità, volte multiple, ecc.). Si tratta di un’opera importante in fase di progettazione e realizzazione nell’ambito dell’ingegneria civile.
Le dighe mobili e le traverse in genere sono realizzate solitamente in carpenteria metallica con movimentazione idraulica ad olio, ma ne esistono anche in legno (porte vinciane), in gomma con movimentazione pneumatica o idraulica ad acqua (rubberdam), ibride in gomma e metallo con la stessa tipologia di movimentazione delle traverse in gomma (hard top rubber dam).
i cilindri impiegati per le dighe sono principalmente utilizzati per il sollevamento delle chiuse. hanno caratteristiche di elevata lunghezze (8,0mt) e spesso prevedono l’uso di materiali speciali per lo stelo, (acciai Inox AISI4xx) e rivestimenti speciali (NiCr, Ceramax). sono dei componenti estremamente critici in quanto non è ammesso alcun malfunzionamento. Spesso per componenti saldati è richiesta e viene fornita certificazione di analisi X-Ray della saldatura.